martedì 14 aprile 2009

tu chiamali se vuoi......gambaletti


da Virgilio donne:

..C'erano una volta i famigerati gambaletti, capaci di spegnere qualsiasi ardore maschile, che le donne custodivano come il più imbarazzante dei segreti.....

Ma i tempi cambiano, le mode evolvono e capita anche che calze e calzerotti si trasformino per magia in preziose armi di seduzione. Mai più gambe nude in primavera, dunque. La scelta è fra i nuovi leggings, leggeri e impreziositi da pizzi, reti, lacci e i micro calzini dai trafori sensuali. Ma la new entry è proprio la mezza misura, il collant da polpaccio, traforato, con decor floreale o multistrisce, da sfoggiare in bella vista, lasciando nude le ginocchia. Per un effetto sorprendentemente sexy.



e perchè mai, di grazia, i gambaletti dovrebbero essere diventati non solo sexy ma sorprendentemente sexy?.....i gambaletti magiche armi di seduzione????
certo, se hai le gambe che ti partono da sotto le ascelle....

mah!.....io so che se mi mettessi i gambaletti....metti anche che siano impreziositi da pizzi, reti e...(o mio dio!) lacci.......sembrerei mia zia Rosetta....

leggo e condivido...

non si sa bene, di questi tempi, se fare auguri o no: c’è ben poco da festeggiare, a guardarsi intorno. A meno che non si recuperi un gusto per le piccole cose, che pure mantenga la giusta distanza anche da esse. Un gusto quasi gozzaniano, decisamente poco televisivo. Tuttavia, laddove sia una bella giornata di sole, laddove troviate - e questo è quello che vi auguro - motivi per essere felici, allora è il caso di fare gli auguri. Oggi, come in tutti gli altri giorni.
Chiusa la parentesi aulica, e chiuse - almeno in parte - altre parentesi decisamente meno piacevoli, torniamo a noi. Leggevo, nei giorni scorsi, sulle pagine di un piccolo quotidiano locale di una piccola vallata che non ha a che fare con il terremoto ma che conosce bene, per esempio, le alluvioni, l’editoriale del direttore che diceva che, ogni volta che un pezzetto di terra viene inghiottito, dall’acqua, dalla terra stessa, l’informazione fa un passo indietro. E’ quel che è successo in queste giornate.
L’informazione televisiva ha davvero dato il peggio di se, con la spettacolarizzazione di eventi naturali catastrofici che non avrebbero dovuto essere spettacolarizzati, che avrebbero dovuto essere solo raccontati con la nuda cronaca, con l’inchiesta laddove ci sia il dolo umano, con l’uso di termini chiari e tecnici. Non è stato fatto. Non sempre, almeno. Ora il dramma non è più caldo. Ora si può ragionare a freddo e - forse - c’è tempo per rimediare, anche se la vergogna di certi orsacchiotti di pelouche è difficilmente cancellabile.
Può darsi, però, che, toccato il fondo, anche l’informazione televisiva cominci a risalire la china. Dubito, personalmente.